Non ci credo più.
Leggo e sento le critiche entusiastiche che oggi vengono riservate ad una trasmissione tv e non posso che esserne contenta. Faccio parte di coloro che ‘si sono persi’ la visione, e me ne rammarico perché so che avrei passato dei bei momenti. Ma dopo? Come sarebbe stato il mio ‘dopo’? com’è il vostro ‘dopo’?
quello scontro costante tra voli di ideali e cadute nella realtà, quell’ascoltare persone di 30 anni dire che ‘Saviano? Bah… che uomo inutile…’
Sarebbe forse stato come quello sgorgare di emozioni come fiume in piena, quel vedere persone accanto a te applaudire alle dichiarazioni degli ospiti dei Dialoghi, un’aria di unione di idee ed intenti talmente palpabile nella sala del Castello di Trani dopo aver ascoltato de visus persone come Giancarlo Caselli, Giorgio Zanchini, Marc Lazar, Piero Dorfles, Giulio Giorello, e molti altri.
Ed il dopo, con i discorsi di quei ragazzi, convenuti da tutta Italia per il concorso alla Scuola Allievi della Guardia di Finanza che ridevano sul fatto che ‘per fortuna il terremoto ha distrutto l’Aquila e quindi ora i concorsi li facciamo qui che siamo più vicini’…
No. Non ci credo più. Sono stanca di vedere questi voli pindarici sgretolarsi (o venire distrutti di proposito) dall’ignoranza dilagante, dall’interesse personale, dall’arroganza del potente di turno, dall’approssimazione, dalla stupidità.
Stasera vedo volti sorridenti dell’opposizione imperare su tutte le reti tv, soddisfatti per aver battuto il Governo per 3 volte [mi si permetta l’inciso, non so perchè ma mi ricorda qualcosa di evangelico … 🙂 ] e mi chiedo chissà cosa avranno da ridere, se per raggiungere questo obiettivo ci sono voluti i voti dei finiani… Qualcuno ha sentito il discorso di Fini all’assemblea sulla nascita del partito? ha preso a prestito ‘Il piccolo principe’… come Veltroni… Vi dice niente questa somiglianza?
No. Non ci credo più.
Non ci voglio più credere.
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