Il fiume va…

 

.. sa dove andare…

Così diceva una canzone di Lauzi, resa celebre da Lucio Battisti. Per uno dei soliti giochi delle mie pazzoidi celluline grigie, queste parole mi vengono alla mente ogni qualvolta sfoglio i giornali. Sì, è un’associazione di idee immediata: il fiume, come il mare, il vento, le nuvole, hanno la loro meta, sanno dove andare.

 

 

 

 

Noi no, o perlomeno, io no. A noi ‘umani’ tale certezza è preclusa. A volte, arriviamo anche a non desiderare certezze, perchè ci affascina l’improvvisazione, amiamo la fantasia. La certezza è un’entità ferma, immobile e immobilista. Senza quel guizzo di fantasia saremmo ancora all’età della pietra. Eppure… quante volte vorremmo invece essere attorniati da persone responsabili, oneste, coerenti, e farli diventare ‘punti fermi’ della propria vita?

Niente da fare. Per una conferma c’è subito l’arrivo di una delusione. Basta guardarsi attorno, leggere notizie, sondaggi, e ti viene da chiedere: dove stiamo andando?


  • Tra un Mr. B che sembra il protagonista di una novella del Boccaccio e si difende dicendo che è un complotto della sinistra, e un Ministro della Repubblica che in campagna elettorale dice di ‘prendere a legnate’ gli avversari.
  • Tra un altro ministro che sostiene che gli articoli apparsi sui maggiori quotidiani stranieri che denigrano il nostro paese ed il premier (e anche noi…), sono scritti in Italia, tradotti in inglese in Italia e fatti pubblicare all’estero, ed è sempre colpa della sinistra, che, se così fosse, vorrebbe almeno dire che questa fantomatica ‘Sinistra’ ha una rilevanza internazionale non da poco… [certo che la sinistra la vedono solo loro in Italia!] ai professori ‘sospesi’ per aver chiesto ‘volete fare religione o storia delle religioni o diritti civili?’ ai propri allievi ed aver diffuso i risultati del sondaggio.
  • Dal solito “nostro” che usa l’aereonautica militare come fosse la sua limousine personale per portare gli amici in vacanza (chissà che ne pensa Brunetta?), che però, prima si è parato nuovamente il cosiddetto con un D.L. passato ovviamente sotto silenzio (la cosa buffa è che il decreto porta la data del 25 luglio 2008… dice niente questa data?…), all’uso privato che lo stesso signore fa del ‘povero’ Vespa, costretto a fare da valletta muta.
  • Dai rifiuti di Napoli che sembra siano stati spostati a Palermo e di cui non bisogna parlare per non fare una pubblicità negativa al Paese.
  • Dai poveri terremotati abruzzesi che sono caduti nel tranello del pellegrinaggio pre-elettorale e ancora languono nelle tendopoli-ghetto con il fango sotto i piedi e che ora avranno come premio le ferie in crociera… per arrivare alla censura di un premio Nobel, a cui la casa editrice Einaudi ha rifiutato la pubblicazione del suo ultimo lavoro.

Questo un breve sunto. Ce ne sarebbero tante altre che ormai ho perso il conto e la voglia di scriverle.


Torno alla domanda iniziale:

 

dove stiamo andando?

 

 

Spero che qualcuno di voi mi sappia rispondere…

 

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28 risposte a “Il fiume va…

  1. Io credo che il fiume non sappia dove vada, ma sa che cerca il mare. Così gli uomini (cioè cercano il mare, come tante tartarughine… ). Certo sarebbe drammatico dimenticare cosa si stia cercando, peggio che non sapere dove si stia andando.P.s. Celluline grigie? Fai come Poirot, adesso?

  2. Mi associo a quanto ha scritto Edoardo…ma ritorno a leggere altri commenti e poi … magari aggiungo. Ma è tutto troppo complicato ultimamente… uff…Bisognerebbe prendere lo stivale di questo nostro paese e rivoltarlo… dargli una scrollata…. una bella scrollata…magari alcuni sassolini o sassoloni scivolano fuori e spariscono… baci bella signora e buona giornata!

  3. non so dove stiamo andando, di certo abbiamo NOI responsabilità nello sfacelo che si è prodotto.abbiamo avuto la pretesa di voler cambiare la società senza creare altri riferimenti forti…i nostri ragazzi non hanno ideali, non glieli abbiamo lasciati, hanno cose, ma non hanno passioni.Forse si può ancora cambiare qualcosa, forse si può costruire ancora una diga che devi il corso del fiume …

  4. leggo il messaggero satmattina, probabilmente il procedimento contro l abuso degli aerei di stao verra archiviato…come tuti gli altri. Ma rivoluzione a aprte, che altri mezzi abbiamo? Io leggo le notizie di prima mattina e gia’ mi sento stanca, oppresssa, impotente.Qualcuno li vota. Qualcuno lo vota.OMMIODDIO.Ce ne andiamo insieme su un atolo a vendere limonata?

  5. Te lo dico io dove stiamo andando. Da tempo.Siamo in una situazione da "fine impero" col Caligola di turno che fa senatore il cavallo, cui per restare in tema auguro la fine di Sardanapalo, situazione che continuerà a degenerare sempre più, aumentando la maggioranza di schifati (che è già maggioranza numerica, ma disaggregata, nel paese) fino al punto che quando una voce forte e autorevole si leverà per dire basta, salirà il plauso da destra e da sinistra (per modo di dire) in un coro di consensi: tutto purchè si torni ad un minimo di serietà.Non so quando e chi. Già vedi che oggi ad ogni uscita "istituzionale" di un Fini si levano apprezzamenti anche da persone che per cultura, storia e convinzioni sono lontanissime da quelle del presidente della camera.Eppure… in mancanza di altro… Purtroppo non è da "sinistra" che verrà messo fine al degrado. Anche se ci sono persone oneste e capaci, nel loro ambito, non c’è il retroterra politico e culturale per aggregarsi. L’antiberlusconismo non basta a tenere in piedi alleanze con la Binetti e Rutelli.

  6. @Edo: tu dici? sei certo che qualcuno sappia ancora cosa sia il mare?… eh sì, confesso, adoro quel belga dai baffetti impomatati, ma soprattutto quel gran genio di Agatha!@Paola: d’accordo con te sul rivoltare lo stivale. Anzi, per stare in tema, cambierei proprio tipo di calzatura… infradito no? :-)@Fab: forse… e forse tu sei una delle poche ottimiste rimaste… solo che questa volta la diga deve reggere… qui è come il Vajont 48 anni dopo!@Enri: scusa la mia curiosità, ma xkè tu che puoi non resti a Londra? io se potessi sparirei da qua… stessi sentimenti di impotenza, sorretti da una rabbia latente nel vedere come siano stupidi la maggior parte dei nostri connazionali… Io propongo sempre agli amici di trasferirci a fare collanine sulle spiagge della lontana Polinesia :-))@Roberto: c’hai preso… quando mi viene da dire di essere d’accordo con Fini, c’è qualcosa che non quadra proprio! Mi sorge anche un dubbio: quando, da racconti di mio padre e da libri vari, sento dire che alle prime elezioni del ’46 si votò la DC per paura di diventare un paese comunista tipo Ungheria, Bulgaria, ecc. non è che ci stanno prendendo in giro? il comunismo qui?? ma se per l’italiano medio vige la regola ‘quel che è tuo è mio e quel che è mio pure’… ma scherziamo?

  7. sai quante volte mi sono chiesta: cosa mi sfugge?…quando le mie opinioni collimavano con quelle di Fini…Hai sentito l’ultima o forse la penultima di Berlusconi? "Io approfittare dei soldi degli italiani? sapete quanto costa ospitare un capo di stato una settimana in sardegna? beh..sono sempre stati ospiti a spese mie….

  8. Cara Sognatrice…io ci vengo volentieri con te a fare collanine in Polinesia…ma la verita’ e’ che io il mondo l ho girato, e casa e’ casa.Me ne vado se devo. per lavoro, per fame, per rabbia. Ma e’ questo DOVERE che nn mi piace. Io non voglio cambiare casa..voglio cambiare arredamento alla mia catapecchia, dargli una sistemata…eppure, da sola, nn ci riesco, e mi domando se valga la pena restare per restare a CASA. Se me ne vado, quando me ne vado, mi sento come se mi stessero cacciando dal luogo in cui sono cresciuta, dai miei affetti. Se me ne vado, quando me ne vado, nn e’ per volonta’, e’ per disperazione, e’ questo che mi rattrista. Italia mia, casetta a mutuo fatto a tasso variabile…che faccio…lascio o tengo duro finche ce la faccio?Scendo in agenzia, vdo a fare i biglietti per la Polinesia, se trovo la forza e il coraggio.

  9. no, Enri resta a casa…lascia che siano i devastatori a fare le valigie…Ross, anche tu sai che l’Italia ha bisogno di persone perbene. Il nostro posto è qui.Prendiamo a calci tutti gli altri.

  10. Sai Enri… da giovane avevo tanti sogni, alcuni li ho realizzati, altri no, come spesso succede. Per altri ancora mi è mancato il coraggio e come scusante ho preso proprio gli affetti. Oggi che quegli affetti non ci sono più, mi rendo conto della cazzata che ho fatto… E a quei tempi non avrei lasciato per disperazione, ma per crescita. E oggi è tardi per farlo. In fondo ho avuto la fortuna di guardare oltre la porta di casa già da bambina (e qui parliamo degli anni ’60…): da bilinguista, sapevo già che esisteva un mondo fuori, spesso migliore, di sicuro non peggiore, solo diverso. Anche io ho girato un po’ il mondo, per lavoro e per diletto, e non mi sono mai sentita legata dalle mie radici. Ho iniziato girando l’Italia da nord a sud, per il lavoro di mio padre, e ‘casa’ è sempre stato per me il luogo dove eravamo tutti riuniti, non i muri. Le mie radici erano e sono le persone. Ecco perchè forse la mia tristezza è maggiore…

  11. Verissimo…ma forse e’ per questo che casa e’ qui per me. Vicino ai luoghi dove sono cresciuta e alle persone che amo: vecchi amici d’infanzia, compagni di scuola, mia madre. Sono stata in giro per quasi 10 anni. Mi mancavano queste persone. Ed ora che ho la possibilita’ di stare loro vicino, mi trovo un un paese che Odi et amo, per dirla alla Catullo. Potessi portare con me tutti gli affetti…Mio padre se ne e’ andato meno di 2 mesi fa. Io e lui nn ci siamo ne parlati ne visti per 7 anni. Poi io sono tornata a Roma, lui si e’ riavvicinato. E’ stato un anno bellissimo con lui…lo e’ stato e lo devo anche al fatto che io ero tornata a casa. Casa, nel luogo dove tutti noi, una volta, tanto tempo fa, eravamo vicini. So che potrei portare gli affetti con me nel cuore, ma ho voglia di vedere la mia mamma, adesso che sono cresciuta e che posso godermela, ora che che forse so, come si fa a stare vicino ai propri affetti senza farsi troppo male. Me ne vado se devo, ma quanto mi pesa, questo devo.

  12. @ Fab…Grazie Fab..apprezzo il tuo considerami una persona perbene! : )

  13. Credo di averti parlato spesso Ross di quanto sia profondo l’attaccamento di Maurizio per i suoi luoghi.Credo di aver "compreso realmente" e non solo razionalmente, quel che prova lui, leggendo le parole di Enri poco fa. E’ vero anche i luoghi hanno "sacralità" nella formazione dell’animo.

  14. Quindi, Fedrico, tu suggerisci di nuotare sempre contro corrente? a quanto pare lo abbiamo fatto. Ed il solo risultato è una stanchezza atroce…Ed una parte di quella rabbia che provo – che dà anche forza, per carità… – è proprio dovuta all’accettazione passiva. quasi connivente, degli italiani. Abbiamo lottato per ridurre le differenze tra le classi sociali, per abolire il nepotismo, le raccomandazioni, per elminare il più possibile le ingiustizie di vario genere e ora? ora assistiamo imperterriti e non muoviamo un dito di fronte a chi ha avuto la faccia tosta di chiamare gli elettori ‘c****ni’, di raccontare balle a quei poveri vecchi disperati del terremoto abruzzese, di portarsi amici a destra e sinistra a spese nostre sostenendo che gli italiani devono rimboccarsi le maniche e lavorare di più! Altro che emigrare… bruciare il passaporto e farsi credere sordomuto per non farsi prendere in giro ulteriormente all’estero come italiano!

  15. ieri sera dal suo amico Vespa ha anche preso in giro i cassintegrati, sostenendo che praticamente in cassa integrazione guadagnavano di più che lavorando…Comunque, se non si riesce a nuotare, almeno stiamo aggrappati a un ramo o a uno scoglio…A proposito, domenica va’ a votare! 😉

  16. sul bruciare il passaporto e fingermi sordomuta ci s sto pensando seriamente…Grad MrsDreams!

  17. Anche sabato va bene, sì…

  18. ..verso l’estinzione….che altroo??!!!:-DD

  19. Appendice: Il fiume sa solo di cercare il mare. Se lo sapesse non esisterebbero le alluvioni.

  20. @EdoBeh, le alluvioni mica che le causano i fiumi… anzi, loro ricevono e basta, impotenti quasi come noi :-)

  21. ho voglia di rivederci….vi ho invidiati un po cari amici miei….raccontavo a mia sorella quella sera sul naviglio…quanta acqua è passata anche da lì….proprio come il tuo fiume.a presto.smak

  22. Meno male, temevo di aver sbagliato metafora.

  23. @Martinafelice di rivederti qui e ancora di più se si potrà ripetere la serata ai navigli. Mi dispiace che tu ci abbia invidiato, potevi essere con noi…

  24. Ciao, bella Signora….io non vi invidio, ma solo perchè sarebbe inutile invidiare quello che non potrai mai avere… un bacione!!!(ma come mi disorienta questa nuova versione di Live? non ci capisco più niente… sarà perchè sono peggiorata io?)

  25. di proposito sto evitando di scrivere sulle ultime vicende berlucomics, altrimenti finisce a parolacce. siamo già andati tutti a finire in malora:-((

  26. cara Ross, nn so risponderti, purtroppo, ma la cosa forse che più mi spaventa è che non riusciamo a trovare valide alternative…P.S. scopro con piacere (ma anche con un pizzico di invidia) che tu e Martina vi siete conosciute, io purtroppo nn son riuscita ad incontrarla!

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