Archivi categoria: utopia

Proprio non ne sono capace…

No. Scusatemi, ma non ci riesco. Non sono capace di sorrisi ed auguri di circostanza. Non sono nemmeno capace di pubblicare una foto delle celebrazioni odierne, tanto meno quella di un tricolore.

Non vorrei essere fraintesa, ma mi sto chiedendo –  credo come molti – ‘cosa ci sia da festeggiare’. Sono passati 150 anni da imprese che a ragione vanno viste come eroiche, figlie di ideali e sogni di secoli, e oggi, proprio tra i celebranti di questa giornata ci  sono  coloro che con il loro operato quotidiano cercano di sgretolare questa unità, applicando il vecchio moto latino del ‘dividi et impera’.

E’ un po’ come i festeggiamenti per i 60 anni dalla fine di quella che, memori dell’errore già fatto, fu definita come Seconda Guerra Mondiale che, nata come guerra di espansione, si è rivelata invece come lo spunto per un sollevamento popolare, da nord a sud, figlio di quegli stessi moti che furono alla base del Risorgimento, e oggi, se mi guardo attorno, vedo l’oblio totale per gli ideali dei nostri padri, peggio, vedo la reale intenzione di correggere questa storia, partendo proprio dalla mancata conoscenza, oltre che dal revisionismo storico di cui proprio questo governo è permeato.

Ripenso a discorsi fatti con persone di 30 o 40 anni e mi rivedo attonita nello scoprire la loro ignoranza (nel senso che proprio non hanno le nozioni) di fatti di cui io sono stata spettatrice in questo mezzo secolo.

Una frase che si ricorda della Storia Risorgimentale è senza dubbio quella pronunciata da Garibaldi a Calatafimi  “qui o si fa l’Italia o si muore”.
Mi trovo invece sempre più d’accordo con la frase coniata da Ferdinando Martini, nel 1896, che sintetizzava il pensiero di Massimo D’azeglio:

“Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”

E secondo me, siamo ancora lontani da questo traguardo…

ps. comunque non me ne cruccio più di tanto, in fondo sono sempre stata un’esterofila ed all’estero mi tengo sempre molto lontana da ristoranti o ritrovi che mi ricordano il sol natìo 🙂

Facciamo così: se vi augurassi solo

BUON 17 MARZO?

[in onore del fiero popolo giapponese]

Libiam libiamo, ne’ lieti calici…

Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è stato invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l’italiano,
a chi studia musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrosisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi,
a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all’astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà un eroe,
a chi scorda l’offesa,
a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all’ultimo insulto che sia l’ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.

[ Dall'”Ospite incallito” di Erri de Luca – “Prontuario per il brindisi di capodanno”]

 

Oggi mi sento un… ‘dinosauro’

Colpita nonostante tutto dalle critiche positive, ieri sera ho assistito al secondo round del fenomeno televisivo – finalmente questo termine usato in senso positivo – degli ultimi anni.  E come avevo previsto [di secondo nome forse faccio Cassandra] oggi mi gira male.

Non mi piace la finta allegria
non sopporto neanche le cene in compagnia
e coi giovani sono intransigente
di certe mode, canzoni e trasgressioni
non me ne frega niente.
E sono anche un po’ annoiato da chi ci fa la morale
ed esalta come sacra la vita coniugale
e poi ci sono i gay che han tutte le ragioni
ma io non riesco a tollerare le loro esibizioni.

Non mi piace chi è troppo solidale
e fa il professionista del sociale
ma chi specula su chi è malato
su disabili, tossici e anziani, è un vero criminale.
Ma non vedo più nessuno che s’incazza
fra tutti gli assuefatti della nuova razza
e chi si inventa un bel partito per il nostro bene
sembra proprio destinato a diventare un buffone.

Ma forse sono io che faccio parte
di una razza in estinzione.

La mia generazione ha visto
le strade, le piazze gremite di gente appassionata
sicura di ridare un senso alla propria vita
ma ormai son tutte cose del secolo scorso
la mia generazione ha perso.

Non mi piace la troppa informazione
odio anche i giornali e la televisione
la cultura per le masse è un’idiozia
la fila coi panini davanti ai musei mi fa malinconia.
E la tecnologia ci porterà lontano
ma non c’è più nessuno che sappia l’italiano
c’è di buono che la scuola si aggiorna con urgenza
e con tutti i nuovi quiz ci garantisce l’ignoranza.

Non mi piace nessuna ideologia
non faccio neanche il tifo per la democrazia
di gente che ha da dire ce n’è tanta
la qualità non è richiesta, è il numero che conta.
E anche il mio paese mi piace sempre meno
non credo più all’ingegno del popolo italiano
dove ogni intellettuale fa opinione
ma se lo guardi bene è il solito coglione.

Ma forse sono io che faccio parte
di una razza in estinzione.

La mia generazione ha visto
migliaia di ragazzi pronti a tutto
che stavano cercando
magari con un po’ di presunzione
di cambiare il mondo
possiamo raccontarlo ai figli senza alcun rimorso
ma la mia generazione ha perso.

Non mi piace il mercato globale
che è il paradiso di ogni multinazionale
e un domani state pur tranquilli
ci saranno sempre più poveri e più ricchi
ma tutti più imbecilli.
E immagino un futuro senza alcun rimedio
una specie di massa senza più un individuo
e vedo il nostro stato che è pavido e impotente
è sempre più allo sfascio e non gliene frega niente
e vedo anche una Chiesa che incalza più che mai
io vorrei che sprofondasse con tutti i Papi e i Giubilei.

Ma questa è un’astrazione
è un’idea di chi appartiene
a una razza in estinzione. 

(Gaber – Luporini – LA RAZZA IN ESTINZIONE – 2001)

Se nel 2001, il Signor G si sentiva in via di estinzione… allora io oggi sono già un essere totalmente estinto come i dinosauri… ma spero di essere in buona compagnia 🙂

 

(carine le mie unghiette rosse vero?…)

Creative Commons LicenseQuesto/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons

Mi dispiace ma…

Non ci credo più.

Leggo e sento le critiche entusiastiche che oggi vengono riservate ad una trasmissione tv e non posso che esserne contenta. Faccio parte di coloro che ‘si sono persi’ la visione, e me ne rammarico perché so che avrei passato dei bei momenti. Ma dopo? Come sarebbe stato il mio ‘dopo’? com’è il vostro ‘dopo’?

quello scontro costante tra voli di ideali e cadute nella realtà, quell’ascoltare persone di 30 anni dire che ‘Saviano? Bah… che uomo inutile…’

Sarebbe forse stato come quello sgorgare di emozioni come fiume in piena, quel vedere persone accanto a te applaudire alle dichiarazioni degli ospiti dei Dialoghi, un’aria di unione di idee ed intenti talmente palpabile nella sala del Castello di Trani dopo aver ascoltato de visus persone come Giancarlo Caselli, Giorgio Zanchini, Marc Lazar, Piero Dorfles, Giulio Giorello, e molti altri.

Ed il dopo,  con i discorsi di quei ragazzi, convenuti da tutta Italia per il concorso alla Scuola Allievi della Guardia di Finanza che ridevano sul fatto che ‘per fortuna il terremoto ha distrutto l’Aquila e quindi ora i concorsi li facciamo qui che siamo più vicini’…

No. Non ci credo più. Sono stanca di vedere questi voli pindarici sgretolarsi (o venire distrutti di proposito) dall’ignoranza dilagante, dall’interesse personale, dall’arroganza del potente di turno, dall’approssimazione, dalla stupidità.

Stasera vedo volti sorridenti dell’opposizione imperare su tutte le reti tv, soddisfatti per aver battuto il Governo per 3 volte  [mi si permetta l’inciso, non so perchè ma mi ricorda qualcosa di evangelico … 🙂 ] e mi chiedo chissà cosa avranno da ridere, se per raggiungere questo obiettivo ci sono voluti i voti dei finiani… Qualcuno ha sentito il discorso di Fini all’assemblea sulla nascita del partito? ha preso a prestito ‘Il piccolo principe’… come Veltroni… Vi dice niente questa somiglianza?

No. Non ci credo più.

Non ci voglio più credere.

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons

Pensieri confusi

 

Ho voglia di…
…felicità, sogni, risate, coccole, amore, sorrisi, baci,spumante e fragole, acqua, onde di emozioni, fresco che arrossa le gote, pudore e timidezza, un bacio insperato, abbracci, carezze, complicità, fuochi d’artificio, giardini incantati e fate buone, vino, sangue, corpo, testa, nervi, anima, dire, fare, baciare, lettera, testamento, passaggi segreti, frasi tortuose, significati semplici, un messaggio, una sorpresa, una rosa, 100 rose, occhi che brillano, cuore che batte all’impazzata, mani che sudano, sguardi che s’incontrano per non lasciarsi più, labbra che si sfiorano, accarezzano e appassionano fino a fondersi, come corpi di amanti vogliosi, luce, pace, silenzio, musica, gioia, toccare il cielo con un dito….

…di te.

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons