A chi, come me, è cresciuta con impresse nella mente le immagini di capolavori come “2001 Odissea nello spazio”, “il Pianeta delle scimmie’ o le prime avventure di Lukas ed il suo ‘Star wars’ del 1976, ed è stata accompagnata in questo mezzo secolo dall’innegabile progresso tecnologico, pur non rimanendone affascinata od emotivamente coinvolta, c’è una cosa che rimane un po’ difficile: essere una fan del genere fantascientifico.
Da qui la mia idiosincrasia per l’uso sfrenato di effetti speciali, il mio rifiuto di vedere film ‘estremi’, sul genere Avatar per intenderci. Nonostante ciò, esiste una cosa che invidio alla fervida fantasia degli scrittori di questi generi: l’aver creato l’espressione ‘salto temporale’.
Ecco… è quello che vorrei essere in grado di fare per scrollarmi di dosso questo periodo dell’anno. Un bel salto dai primi di dicembre al 7 gennaio e via! Via dall’atmosfera natalizia, via dalle code, via dalle strade affollate da gente alla ricerca dei regali, via dall’ipocrisia dilagante. (non che con questo salto si rimedi a quest’ultima, ma almeno i suoi effetti apparirebbero più attenuati…)
A volte mi soffermo e cerco di scoprire ‘perchè’ odio questo periodo dell’anno. Potrei elencare una serie di motivi, ma ciò non cambierebbe la situazione.
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