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Salto temporale

A chi, come me, è cresciuta con impresse nella mente  le immagini di capolavori come “2001 Odissea nello spazio”, “il Pianeta delle scimmie’  o le prime avventure di Lukas ed il suo ‘Star wars’ del 1976, ed è stata accompagnata in questo mezzo secolo dall’innegabile progresso tecnologico, pur non rimanendone affascinata od emotivamente coinvolta,  c’è una cosa che rimane un po’ difficile: essere una fan del genere fantascientifico. 

Da qui la mia idiosincrasia per l’uso sfrenato di effetti speciali, il mio rifiuto di vedere film ‘estremi’, sul genere Avatar per intenderci.  Nonostante ciò,   esiste una cosa che invidio alla fervida fantasia degli scrittori di questi generi: l’aver creato l’espressione ‘salto temporale’. 

Ecco… è quello che vorrei essere in grado di fare per scrollarmi di dosso questo periodo dell’anno. Un bel salto dai primi di dicembre al 7 gennaio e via! Via dall’atmosfera natalizia, via dalle code, via dalle strade affollate da gente alla ricerca dei regali, via dall’ipocrisia dilagante. (non che con questo salto si rimedi a quest’ultima, ma almeno i suoi effetti apparirebbero più attenuati…)

A volte mi soffermo e cerco di scoprire ‘perchè’ odio questo periodo dell’anno. Potrei elencare una serie di motivi, ma ciò non cambierebbe la situazione.

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Ci siamo!

Un appuntamento che per i motivi più vari si aspetta da un anno. Gli operatori per meri fini economici a dire il vero, ma in fondo noi “habitués” [leggi vecchi del settore] siamo diventati una tale cerchia di amici, che siamo soliti  darci appuntamento a cadenza di salone: “ci si vede al Mets? no? beh allora dai, sicuramente a Dusseldorf ci rivediamo”. E poi, Miami, Dubai, Shangai, Cannes, Monaco, via via… fino a Genova.

Domattina, tempo permettendo, vestita di voile e di chiffon – si fa per dire – con pantaloni neri, camicetta di seta color pesca, giacchino in shantung nero, valigetta PiQuadro con portatile, farò il mio annuale ingresso in fiera, svicolando tra le new entries che non troveranno il gate giusto per gli espositori, o, peggio, tra i visitatori con biglietto omaggio che protesteranno perchè le biglietterie dove devono cambiare il loro voucher in un vero biglietto, resteranno chiuse fino al termine della cerimonia di inaugurazione.

Cordone di PS o Carabinieri, rumore di pale di elicottero che porterà la personalità politica incaricata – non sempre quella giusta – dall’aereoporto al piazzale antistante la Marina della Fiera.

Poi, finalmente, si entra nel padiglione sbirciando tra gli stands: quello è sempre uguale da 20 anni, ecco lì c’è sempre Tizio, questo invece è nuovo… Si rivedono facce note che, anche se mai conosciute personalmente, ti riconoscono e ti salutano comunque.

Insomma, domani si va in scena. E sarà una pièce con ben 9 repliche. Meglio di un lavoro teatrale dello Stabile!

50° edizione, dopo il Miami Boat Show, il più vecchio al mondo… e per me le edizioni sono ‘solo’ 36 … oh mamma, meglio che non ci pensi va’ :-S

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Tempus fugit

Corre veramente. Un anno fa. Oggi. Ricordo benissimo questa serata.

La solita telefonata fiume. Tu che ti raccontavi, che cercavi di convincermi che eri introverso e non ti aprivi con nessuno. Io che ascoltavo e ti dicevo ‘senti, se tu fossi veramente quello che dici non saresti qui’. E tu che rispondevi ‘ma no, sai con te è diverso.’

‘Perchè’ ti chiesi e tu non mi hai mai risposto. Nè quella sera, nè altre volte… Io sono quella speciale, quella che comprende, che ti lascia parlare e che non ti rompe…

E cosi andammo avanti fino alle 4 del mattino… e quando dicesti che odi le lunghe chiamate… fu solo la nostra risata ad echeggiare sulle linee… Poi, vidi quella notizia e te la dissi ‘vai a leggere… guarda un po”… e cominciammo insieme a ragionarci su, a pensare a come rispondere… ad architettare un lavoro a 4 mani… di cui ti lasciai tutto il merito.

Ero felice. Ero felice la mattina dopo quando mi chiamasti per farmi vedere il risultato finale e volevi la mia approvazione.
E poi, più tardi… mi facesti un bellissimo regalo…

…Ma nelle notti di maggio non può bastare
la voce di una canzone per lasciarsi andare
nelle notti come questa che ci si può aspettare
se non una canzone per farsi ricordare da te
per farsi ricordare da te…

Non serviva una canzone per ricordarmi di te…
E dopo un anno… credo di essere sempre speciale per te…
così come tu rimani il mio amico speciale…

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