Serate genovesi, con sorpresa…

Due passi da Canneto a Sottoripa, gettando distrattamente uno sguardo alle vetrine: dalla bottega che vende specialità etniche, alla piccola pescheria dove i biglietti dei prezzi sono ancora vergati a mano e puoi leggere la scritta ‘anchoue’ sulla cassetta delle acciughe, dalla bottiglieria che ha messo l’insegna ‘enoteca’ – che fa più trendy – al bugigattolo che vende babbucce e camicie pakistane, dalla friggitoria che ti offre “frixieu, panissa e faìn-à” al take away con i doner kebab.

 

 

Quello che indubbiamente colpisce è il colore: il colore delle merci dell’antica drogheria che ti offre spezie e legumi nei classici sacchi, il colore sulle vesti dei passanti, un vero crogiolo di razze, magrebini, senegalesi, cinesi, pakistani, cingalesi, sudamericani, persone che si muovono, camminano, ti abbracciano quasi.

 

Faceva caldo ieri sera alle 18.30, tra le case dei vicoli non riusciva a filtrare il vento di maestralin che ti scompiglia i capelli. Una sosta dal barista di ‘fiducia’, un cubalibre per rinfrescarsi e poi via al Suq.

 

Ed il Teatro del Mare si trasforma: la pista da pattinaggio ha lasciato il posto ad una ricostruzione dei meandri degli antichi mercati arabi, un percorso obbligato tra stoffe fruscianti, dalla seta damascata magrebina con i suoi colori pastello al cotone colorato con argilla dell’Africa nera, tra monili in argento povero, in legno laccato o ricoperti in madreperla. Sopra a tutto, come la nube di vapore di un hammam, l’odore forte di spezie e incensi aromatizzato, che si alza dai banchetti dei venditori di tajine, couscous, dolci arabi e thè alla menta,  e altre leccornie.

 

E accade che vorresti ci fosse meno gente, per poter scorazzare tra i banchi senza code, dimenticando il significato aggregativo del mercato dell’antichità, con la sua lentezza, fatta di momenti dedicati all’osservazione delle merci, alla socializzazione tra il venditore ed il potenziale acquirente, tutte attività cui, come d’uso, deve essere riservato il giusto tempo.  Un vivere lento che oramai non fa più parte del nostro modo di essere, tutti presi dalla velocità della tecnologia, delle informazioni in tempo reale, dalle auto che sfidano tutti i limiti di velocità. Una vita di corsa che non guarda più intorno a sé. Sorrido mentre mi faccio tutti questi discorsi e, quasi imbarazzata, rallento il passo, adattandolo agli altri, cercando di ritrovare una calma interiore.

 

Si fanno quasi le 23 e mi avvio verso l’auto quando la musica di un violino mi richiama: sopra un palco improvvisato, in un angolo davanti a palazzo San Giorgio, un gruppo sta suonando musiche popolari marocchine e il ritmo è quello di una tarantella. Le razze si mescolano sul piazzale del Mare, rischiarato dalle luci del bigo, e tutti, indistintamente accennano una danza. Popoli mediterranei, separati ed uniti dal mare, civiltà del passato e del presente. Scienziati e navigatori, commercianti che sulla rotta da Tabarka a Genova hanno seminato storie comuni.

 

 

 

 

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26 risposte a “Serate genovesi, con sorpresa…

  1. Che piacevole serata.Se ti dico una cosa non prenderla come un’offesa od un complimento (dipende dai punti di vista e dai gusti)… prendila come un pensiero solo mio:Quando leggo qui, soprattutto dove racconti le tue esperienze, mi sembra di leggere la Fallaci… Ciao

  2. wow … mi fai venir voglia di prendere il primo treno e raggiungerti a Genova!!! :)))

  3. mi piacerebbe venire a genova!!!

  4. Bιαи¢αиєνє

    che bello ^.^e che bello passare queste serate in buona compagnia.scusami per la mia assenza…ma ho avuto da fare con l’università =/ora sono libera e felice come una sfarfallata!un abbraccio grande come il mare.la tua Bianca

  5. il prossimo raduno da te?

  6. @KoiMi prendo il tuo ‘pensiero’ e ne sono onorata [al di là delle considerazioni personali], perchè è fuor di dubbio che sia stata una grande giornalista. Forse da lei ho preso l’amore per la cronaca fatta di suoni colori odori e volti. :-)

  7. perchè no? in settembre la Liguria merita!

  8. @BiancaMa grazieeee!!! e sono certa che tutti gradiscono il pensiero :-))ps. non ce la fai proprio a darmi del tu vero? ;-))

  9. Bιαи¢αиєνє

    è che…. il nick è… imponente! quasi regale direi…. e…comunque, sorry…. cercherò di darle del tu! ^.^ Lol!ihihihihih!alloraTI mando un bacio, un abbraccio, un saluto, una pacca sulla spalla, ti dedico una canzone, e ti appracchio il tavolo così mangi un pezzo di pezza! visto?! sono una principessa-bambola-di-porcellana-al-gusto-di-pesca-tuttofare!!!!U.ùahahahahahah!!!

  10. cercami un B&B che arrivooooooooo!

  11. Gnam, slurp, snif, snif, glugluglu, gnam…HEM…scusa eh!Ma qui, con questi profumi, non ho resistito!Sto mangiando prelibatezze esotiche e facendo acquisti…con calma, moooolta caaaalma.Bello, si, si, proprio una bella serata.

  12. ma che bello!:-)))

  13. …rivoglio la focaccia…..mi manca quanto te!!!:-))…BEH…QUASI!!!!

  14. Yummmmmmmmm..quante cose mi perdo..sigh sigh..Comunque raccontato da te pare di esserci!Grazie sempre, Sabry

  15. @SabryMa come!!! esci, prendi l’1 e vai! c’è fino a domenica sera….

  16. quasi quasi vengo io da te…..

  17. evvai! a gentile richiesta… si ripeterà il BAR CARUGGI Atto II°!

  18. yeahhhhhh,,,organizzate con anticipo che stavolta prendo le ferie in tempo…

  19. ..ohhh…questa e’un’ottima idea Ross!!!;-)))

  20. Ancora devi partire e già pensi al prossimo… Comunque Genova va bene, ma anche Torino (per far contente Ariel e Silykot) o Firenze (per andare tutti fuori casa). Ma che parlo a fare, che poi mi tiro indietro all’ultimo momento?

  21. @federico te te la dici te te la canti…….

  22. UIDBA:@FEDERICO: come mi ha detto ‘qualcuno’, qualche giorno fa: "sei un ‘tirapacchi’ … secondo soltanto a …" vedi un pò tu … ;))

  23. QUOTO LILLA! FEDERICO-TIRAPACCHI!

  24. @FedericoAllora è stato proprio un caso avere l’onore della tua presenza a Roma e a Milano? TIRAPACCHI!!!:ppPS. E fedifrago… non si lasciano commenti così quando sai benissimo che non potevo risponderti!!!PPS. Vada per Torino, ma la data LA SCEGLI TU! così vediamo se fai il tirapacchi :-)

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